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Ospedale di Lamezia, monta la protesta: "Le rassicurazioni non bastano"

Il Piano regionale sul tavolo ministeriale già da un anno. Panedigrano: «Cosa hanno fatto finora i consiglieri regionali?»

Continua a suscitare indignazione e rammarico il contenuto del decreto Occhiuto, nonostante le rassicurazioni del presidente su una «rivisitazione» dell’atto che di fatto smantella l’ospedale lametino. Il decreto infatti prevede la chiusura di 16 strutture, tra semplici e complesse, che nei fatti andranno a impoverire l’ospedale.
Tante le prese di posizione, soprattutto dall’opposizione, mentre invece Forza Italia, ad eccezione del segretario cittadino Salvatore De Biase che lanciato strali contro questo decreto, rimane a guardare. A mostrare grande preoccupazione “Noi Moderati”, attraverso il segretario cittadino Giuseppe Spinelli e il presidente Antonio Mazzei, secondo i quali il territorio lametino «merita ben altra considerazione» e non bastano «certo mere rassicurazioni in interlocuzioni non pubbliche e perciò incontrollabili nella loro effettività e proiezione verso quelle immediate modifiche del decreto che fin da subito domandiamo». Per “Noi Moderati” il contenuto del decreto Occhiuto sulla sanità calabrese, che punta verso «un’irrazionale considerazione dell’ospedale di Lamezia, avviato non già al giusto potenziamento della sua offerta di prestazioni mediche alla vasta area geografica che fa ad esso capo, ma alla perdita poco comprensibile delle migliori risorse di personale sanitario e dei servizi essenziali di supporto allo svolgimento efficace delle funzioni di cura dei pazienti».

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