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Traffico di stupefacenti nel Soveratese: otto condanne

Pene notevolmente ridotte rispetto alle richieste che erano state avanzate dal pm. Per alcuni indagati i giudici non hanno ritenuto sussistenti le ipotesi associative

Otto condanne e cinque assoluzioni, questo il verdetto emesso ieri dal Tribunale di Catanzaro al termine del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Anteo” che ha colpito un’associazione che operava nel Soveratese e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione, porto abusivo di armi, clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto. Il Tribunale ha accolto solo in parte le richieste della pubblica accusa che aveva chiesto la condanna per tutti. Non hanno retto al vaglio dei giudici, nella maggioranza dei casi, le ipotesi di associazione e le aggravanti.

I giudici hanno condannato Antonio Rei, di Chiaravalle Centrale, a 3 anni, 6 mesi e 600 euro di multa (il pm aveva chiesto in aula 8 anni di reclusione); Ernesto Bertucci, Soverato, a 2 anni, 9 mesi e 3.500 euro di multa (il pm ne aveva chiesti 16); Domenico Aiello, a 1 anno, 6 mesi e 3mila euro di multa (il pm 16 anni); Nensy Vera Chimirri, di Nicotera, a 7 anni, 6 mesi, 2.500 di multa (il pm 15 anni); Clemente Selvaggio, Vibo Valentia, a 9 anni e 2.400 euro di multa (il pm 18 anni); Luciano Iozzo, Chiaravalle Centrale, a 5 anni, 6 mesi e 2mila euro di multa (il pm 13 anni); Santino Procopio, a 1 anno, 9 mesi e 3500 euro di multa (il pm 16 anni) e Vincenzo Manno, a 3 anni, 6 mesi e 600 euro di multa (il pm 5 anni e mille euro di multa).

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