Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Catanzaro, parco Romani: arriva l’ipotesi della rigenerazione urbana

La società pubblica Invimit potrebbe essere interessata a un’operazione immobiliare. Le risorse legate a un fondo per interventi di social housing. Va avanti anche l’attività di studio di Cassa depositi e prestiti

Se il mega immobile sembra sprofondare nell’abbandono dopo oltre dieci anni di inerzia, le azioni attorno alle sue sorti paiono andare in tutt’altra direzione. Per Parco Romani, insomma, l’aria potrebbe non essere così stantia. Certo, si tratta al momento di possibilità, di ipotesi e contatti. Ma sono tutti indice del tentativo di provare a trovare un percorso che porti al recupero e riutilizzo di quell’edificio del quartiere Sala, ormai divenuto emblema di declino.
Gli anni del fallimento, delle battaglie giudiziarie, amministrative e contabili sono passati da un pezzo ma gli strascichi sono racchiusi tutti in quel gigantesco “scatolone” nel quale hanno una fetta, oltre alla curatela fallimentare, anche circa 130 privati e Catanzaro Servizi, società partecipata del Comune.
In questa fase le strade che si sta cercando di battere sono principalmente due: Cassa depositi e prestiti e Invimit, la società di investimenti immobiliari del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). La prima sta portando avanti le pratiche per lo studio di fattibilità dopo aver ricevuto le schede tecniche da Palazzo De Nobili, a cura del coordinatore scientifico di Agenda urbana Antonio De Marco; nelle prossime settimane dovrebbe arrivare una task force di Cdp per svolgere un sopralluogo e valutare i possibili piani d’azione per un’eventuale operazione a sfondo immobiliare.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita non si è mossa, dunque, solo con Cdp ma anche con Invimit.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro 

Caricamento commenti

Commenta la notizia