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Due aggressioni in due giorni, è emergenza all'ospedale Jazzolino di Vibo

Violenza fisica e verbale e ancora una volta teatro il Pronto soccorso: vittime due infermieri e un Oss

L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

Ancora aggressioni allo “Jazzolino”, dove il clima di paura e stress persiste, mentre medici, infermieri ed operatori sociosanitari affrontano situazioni sempre più tese, che finiscono per sfociare spesso in violenza, creando situazioni di rischio per tutti, pazienti compresi. Nonostante gli sforzi delle autorità e le denunce, le aggressioni verbali e fisiche continuano infatti a colpire il personale, come ancora dimostrano gli ultimi episodi registrati al Pronto soccorso. Così, nonostante gli incontri davanti al prefetto Paolo Giovanni Grieco, i tavoli per l’Ordine e la sicurezza pubblica e le conferenze dei sindaci, nelle strutture sanitarie si continua ad alzare la voce, inveire, minacciare e a strattonare. Gli ultimi episodi riguardano il personale del Triage.
Due aggressioni fisiche e verbali, nel giro di due giorni (14 e 15 marzo) e questa volta ai danni di infermieri ed operatori sociosanitari. Dietro, sempre attese ed ansie dei pazienti, o dei rispettivi familiari, che in un nanosecondo si trasformano: ore o momenti di stress che purtroppo generano un’iperbole. Circa una decina di giorni fa un’infermiera del triage è stata minacciata di morte al rifiuto di trasferire il paziente nei “codici bianchi” della stanza esterna alla postazione; diniego che avrebbe mandato in escandescenza il paziente che l’avrebbe aggredita verbalmente, sino a minacciarla.

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