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La scommessa di Brambilla all’Asp di Crotone: «Una sanità normale per i crotonesi»

Il commissario dell’Azienda sanitaria alle prese con la riorganizzazione dei servizi

«Una sanità normale». L’obiettivo può sembrare semplice o banale, ma considerata la «situazione complicata» nella quale si trova non solo nel Crotonese ma in tutta la Calabria la sanità pubblica, anche l’aggettivo «normale», assume il sapore di una sfida. Una scommessa che Antonio Brambilla, commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, vuole giocare fino in fondo.
Sessantanove anni, lombardo di Cologno Monzese, medico con specializzazione in Ematologia, ma da quasi 20 anni manager della sanità pubblica in quell’Emilia Romagna considerata tra le regioni che primeggiano per la qualità dei servizi sanitari offerti, il dott. Brambilla, ha accolto poco più di quattro mesi fa, la chiamata del presidente della Regione Roberto Occhiuto, che lo ha spedito in riva allo Ionio. Con il governatore del quale apprezza l’impegno, condivide la filosofia che lo anima: «Abbiamo solo voglia di normalizzare la situazione per quel che riguarda l’offerta dei servizi e l’organizzazione della sanità pubblica sul territorio», ripete il manager lombardo seduto nel suo ufficio al terzo piano del centro direzionale de “Il Granaio” che ospita la sede dell’Asp pitagorica.

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