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Università di Catanzaro, inchiesta sull’ex rettore Quattrone: spunta una diffida del Cnr all’Umg

Nuovi particolari sull’indagine per peculato e abuso d’ufficio

C’è anche una diffida agli atti dell’inchiesta che giovedì ha portato la Guardia di Finanza nel policlinico universitario di Catanzaro. L’inchiesta che vede indagato l’ex rettore Aldo Quattrone riguarda la presunta «corsia preferenziale» di cui avrebbero usufruito i pazienti dello studio medico privato di Quattrone per accedere a tecnologie di avanguardia come il Tomografo e la Risonanza magnetica 3.0 Tesla messi a disposizione dal Cnr con finalità di ricerca scientifica. Secondo quanto si è appreso il 7 marzo dalla sede centrale di Roma del Centro nazionale di ricerca sarebbe stato inviato un formale atto di diffida nei confronti dell’Università Magna Graecia. Il direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia molecolare del Cnr Danilo Porro avrebbe contestato lo spostamento dei server in cui erano contenuti i dati sui pazienti che erano stati sottoposti agli esami con le apparecchiature fornite dal Cnr. E proprio su questi dati si concentra in queste ore l’attività della Guardia di Finanza delegata dalla Procura di Catanzaro. Nel blitz di giovedì mattina le fiamme gialle hanno sequestrato cellulari, computers, pen drive e una considerevole mole di documenti cartacei. Le perquisizioni sono state effettuate a casa e nello studio medico privato del professore Quattrone, nel policlinico universitario, nella sede catanzarese del Cnr. Ma le perquisizioni hanno riguardato anche due collaboratrici dell’ex rettore dell’Umg.

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