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Sanitari aggrediti, la violenza “bussa” alla Guardia medica di Vibo Marina

Dopo i recenti casi al Pronto soccorso dello Jazzolino si registra un altro episodio. Una donna pretendeva un farmaco per il cane: al rifiuto le minacce

È un filo che non sembra volersi spezzare. Da una parte all’altra della provincia. Gli ultimi due casi in città. Ma non gli ultimi. Perché a distanza di pochi giorni a “bussare” alle porte della sanità locale non è stato il bisogno di cure, ma la violenza. Si è registrata, infatti, ancora un’aggressione. Questa volta si tratta di violenza verbale, con tanto di minacce, alla Guardia medica della postazione di Vibo Marina. È successo qualche notte fa: una donna pretendeva un farmaco per il cane; prima la telefonata e poi, nonostante la dottoressa in servizio avesse puntualizzato di non essere una guardia veterinaria, non paga della spiegazione, si è presentata direttamente in loco, accompagnata dal fidanzato. Dunque non avrebbero sentito ragioni e preteso il medicinale; c’è voluto poco che il clima si infiammasse in una concitata protesta, tra insulti e minacce.

Il commissario straordinario Asp Antonio Battistini ha già assunto una posizione decisa, annunciando che accompagnerà personalmente la dottoressa a denunciare l'accaduto; l’ennesimo, che si inserisce in un contesto più ampio di violenza contro il personale sanitario, un fenomeno che non accenna a diminuire. «Ancora minacce e ancora denunce: la affiancherò io – assicura –; ho già appuntamento in Procura». Non si placa il fenomeno e la situazione Vibonese rispecchia quella nazionale; per Vibo, Battistini guarda ad una netta cesura col recente passato sperando in una sedimentazione verso la consapevolezza ed il rispetto.

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