«Venga indetta al più presto la conferenza dei sindaci del distretto sanitario, si mobilitino gli amministratori locali e chiedano un confronto col presidente della Regione e con i suoi collaboratori perché il Dca 69 non venga applicato, anzi venga ritirato nell’immediato e si concerti con le istituzioni del territorio la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera». È l’appello forte e chiaro emerso dalla prima riunione online del comitato civico “La sanità che vogliamo” nato nei giorni scorsi su impulso della consigliera regionale Amalia Bruni.
Dopo l’assemblea pubblica tenutasi al Chiostro di San Domenico, la consigliera che è vicepresidente della commissione sanità a Palazzo Campanella, ha volito fare questo primo incontro via web per focalizzare alcuni punti della situazione sanitaria calabrese e lametina, su cui oggi stesso dibatterà durante la seduta del consiglio regionale. In primis Amalia Bruni chiederà che il Dca 69 che ridisegna la rete ospedaliera venga ritirato perché, come è noto, il documento prevede la soppressione di unità semplici e complesse in diverse strutture ospedaliere della Calabria. Per Lamezia, in particolare, «l’applicazione del Dca 69 avrebbe effetti drammatici, sarebbe un disastro – è stato rimarcato durante l’incontro online – per questo va ritirato prima che vada in vigore il 15 aprile prossimo».
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