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Senzatetto, migranti, malati poveri: a Crotone la Caritas in trincea per i bisognosi

L’associazione ecclesiale riscontra sacche di disagio sempre più ampie. Attivi due Centri d’ascolto, un dormitorio e un ambulatorio. Per le donne in difficoltà c’è l’appartamento “Casa serena”

Sono sacche di povertà sempre più ampie, ma anche stati di malessere e solitudine sempre più diffusi quelli a cui la Caritas diocesana di Crotone prova a dare un po’ di sollievo. Risposte concrete a problemi di sussistenza, ma anche una voce amica alla quale rivolgersi per una parola di conforto, sostegno o compagnia. «Perché se è vero che la povertà materiale è in netto aumento – spiega il direttore don Stefano Cava – è altrettanto vero che abbiamo perso molti punti di riferimento anche sotto il profilo culturale, morale ed intellettuale; dunque c’è tanta solitudine, ed un malessere generale sempre più diffuso».
Bisogni diversi, peraltro spesso acuiti dalla povertà materiale, ai quali la Caritas sta tentando di dare sollievo anche attraverso i progetti elaborati e realizzati grazie alla fondazione “Dionigi e Anastasia”, messa in piedi dall’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina. «L’intento – don Stefano Cava – è quello di dare risposte ai problemi più impellenti della città, ma nello stesso tempo fornire a chi usufruisce dei nostri servizi una mano a camminare da solo, in un percorso di accompagnamento che è sicuramente più risolutivo del singolo intervento d’emergenza”.

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