L’edicola storica “Cerminara” lancia un ulteriore campanello d’allarme mentre fa la conta delle ultime edicole rimaste, con l’auspicio, questa volta, che qualcuno dall’amministrazione comunale o dalla regione possa essere loro d’aiuto concreto. Già perché non si tratta più di fare post di solidarietà su facebook o discorsi politici sull’importanza dei giornali o della informazione, in un tempo in cui la comunicazione muta alla velocità della luce, dal momento che in pratica, padri di famiglia si trovano in serie difficoltà economiche e tutti, a partire dall’amministrazione comunale, i sindacati, le associazioni, dovrebbero mobilitarsi. «La crisi che ci colpisce di anno in anno cresce a vista d’occhio – a dirlo alla Gazzetta del Sud è Giuseppe Cerminara, edicola storica di piazza San Domenico, nel cuore di Nicastro – siamo con l’acqua alla gola, fra spese dei fornitori, e tasse del suolo pubblico e altre spese e burocrazie varie che ci costringeranno da qui a breve a chiudere tutti».
«Il mio appello non è altro che la richiesta al Comune della sospensione momentanea del pagamento della tassa Tosap (suolo pubblico) e dei due anni di arretrati. Stiamo vivendo la piena crisi dell’editoria e delle edicole, maggiormente colpite le edicole, le quali non usufruiscono di alcun contributo statale”, aggiunge.
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