Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Terzo processo d’appello per il boss di San Leonardo di Cutro

Inchiesta “Borderland”, annullata con rinvio la condanna a 19 anni. La Cassazione chiede di rideterminare la pena

Terzo processo d'appello per il boss di San Leonardo di Cutro, il 75enne Giovanni Trapasso. Lo ha stabilito la Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza con la quale, il 27 gennaio 2023, la Corte d'appello di Catanzaro aveva condannato il capobastone 19 anni di carcere nel giudizio di secondo grado bis di rito abbreviato nato dall'inchiesta "Borderland". L’indagine della Dda che venne alla luce nel 2016, ipotizzava un controllo ferreo del clan Trapasso ai danni dei villaggi turistici a cavallo delle province di Crotone e Catanzaro.
Ai giudici d'appello toccherà pronunciarsi ancora una volta «limitatamente al trattamento sanzionatorio» dell'imputato. Contestualmente, la Suprema Corte ha reso definitive altre due condanne dichiarando inammissibili i ricorsi difensivi. Sono così diventati esecutivi i 13 anni e 4 mesi di reclusione inflitti a Pasquale Talarico (55enne di Sersale) e i 7 anni, 9 mesi e 10 giorni di detenzione disposti per Vincenzo Niutta (56enne, Torino).

«La Corte di appello di Catanzaro – si legge nelle motivazioni della sentenza su Trapasso – pur determinando una pena finale inferiore di un anno a quella che era stata irrogata dal giudice di primo grado, si è limitata a giustificare le sue scelte fissando in un mese di reclusione l'aumento», rispetto alla pena base del reato di associazione mafiosa, «per ciascuno dei ventidue reati satellite». In questo modo, non è stato comparato il «disvalore delle condotte illecite per le quali veniva formulato un giudizio di responsabilità» con «quelle per le quali l'imputato era stato assolto» così da determinare una «diminuzione della pena» per Trapasso.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia