Semaforo verde per i titolari delle concessioni demaniali di Soverato: con il perfezionamento del rinnovo dei permessi, potranno riaprire le attività balneari della città. Il Comune di Soverato accelera i tempi e come da previsione, subito dopo la fine delle festività pasquali, porta a termine il lavoro di ricognizione delle singole posizioni. Tutto vincolato alle determinazioni del Tar che, il 17 aprile, si aggiornerà con l’udienza attraverso cui si esprimerà sui due ricorsi alle altrettante delibere di giunta con cui il Comune aveva prorogato le concessioni esistenti fino al 31 dicembre 2024. Una boccata di ossigeno per gli stabilimenti che hanno versato in anticipo l’intero canone di concessione per l’anno in corso con cifre che partono da un minimo di 3.500 euro per arrivare, nel caso delle concessioni più estese, a superare i 20mila euro.
Con l’estate alle porte, spiegano dal Comune soveratese, non era più possibile attendere e per evitare nuovi controlli, dopo quelli che hanno portato alla denuncia di due concessionari, non restava che autorizzare le riaperture.
Una situazione complessa quella della cittadina che rimane appesa a un filo sottile di un procedimento giudiziario dall’esito non scontato. Il Tar Calabria infatti è chiamato a valutare il ricorso che ha messo in dubbio le azioni comunali che hanno portato al rinnovo delle concessioni, in una contestazione che si oppone agli atti a firma della giunta soveratese stigmatizzando l’incompetenza e la nullità dei provvedimenti, l’eccesso di potere e la violazione delle direttive europee. Il primo argomento alla base del ricorso si focalizzava infatti sull’asserita incompetenza del Comune nel prendere la decisione di estendere le concessioni.
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