La Procura di Torino ha aperto un fascicolo sul caso del 35enne residente in provincia di Cuneo morto ieri dopo un malore accusato su un volo Ryanair decollato dallo scalo di Caselle verso Lamezia Terme. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato. I magistrati hanno disposto l'autopsia. L’uomo si era sentito male poco dopo il decollo. Il pilota era stato costretto a tornare indietro all’aeroporto torinese. Sono ore di grande angoscia e dolore nelle comunità di Filogaso e Pizzo, in provincia di Vibo Valentia. E' ancora forte l'eco della terribile notizia della morte del giovane Giuseppe Stilo, 35enne di Filogaso deceduto nella giornata di ieri a causa di un malore improvviso accusato poco dopo il decollo dell’aereo su cui viaggiava.
L'uomo lavorava allo stabilimento della Ferrero ad Alba e stava tornando in Calabria insieme alla moglie Federica Marrella (originaria di Pizzo) che, a sua volta, ha accusato un leggero malore. Si erano sposati a giugno dello scorso anno e attendevano un bambino.
La ricostruzione
Il comandante ha fatto immediato rientro all’aeroporto di Torino dove l'aereo era atteso in pista dall’ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria Città di Torino, a bordo del velivolo vi erano due medici passeggeri che hanno cominciato le manovre di rianimazione cardiopolmonare coadiuvati dal personale di bordo, che ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico presente sul veicolo Ryanair. Prima dell’atterraggio i medici, oltre che eseguire le suddette manovre, hanno erogato ben due scariche con il defibrillatore senza ottenere risposte. I due medici a bordo hanno aiutato i sanitari giunti a Torino nel continuare le manovre rianimatorie e contestualmente a trasportare il paziente sull’ambulift dove, dopo alcuni minuti giungeva anche l’ambulanza con il medico del 118 che purtroppo, considerata la situazione non ha potuto che constatarne il decesso.
Secondo una prima ricostruzione, il volo Ryanair era decollato da Caselle alle 11 ed è atterrato, in emergenza a Caselle alle 11.35. Il comandante ha avvertito la torre di controllo dell’emergenza ma l’ambulanza arrivata in prossimità della pista avrebbe dovuto attendere per dieci minuti le procedure previste per la sicurezza dei voli. Un dettaglio su cui però Sagat, la società che gestisce l’aeroporto, precisa: «Il comandante ha fatto immediato rientro all’aeroporto di Torino dove l'aereo era atteso in pista dall'ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. Medico e infermiere sono saliti immediatamente a bordo dell'aereo e hanno prestato soccorso».
Al malore e alla scena dei soccorsi ha assistito anche la moglie, Federica Marrella, 33 anni, originaria di Pizzo.
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