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Non rientra l’emergenza idrica, Basso Ionio catanzarese ancora a secco

Nuovo guasto (il quarto in 10 giorni) nel cantiere del centro polifunzionale di Montepaone. Il consigliere Macrì all’attacco: «Colpa dell’Amministrazione». I disagi si riverberano anche a Soverato, Montauro e Stalettì

Una lotta di nervi tra gli abitanti stanchi delle comunità di Montepaone, Montauro e Soverato, le istituzioni, Sorical e una ditta incaricata dei lavori di un cantiere nel comune montepaonese. Ancora una giornata senza approvvigionamento idrico nei tre comuni del basso Ionio; ancora per un problema connesso alla rottura di un tubo nei pressi del cantiere in cui si sta costruendo il primo polifunzionale del paese. Il quarto episodio in dieci giorni.
Il sindaco lo spiega con una rottura delle tubazioni che avviene nel momento in cui quelle nuove, sostituite dalla ditta incaricata dei lavori, vengono unite a quelle preesistenti. Il primo cittadino annuncia così di voler chiedere un incontro con il presidente di Sorical per tentare di ottenere la sostituzione dell’intero tratto di rete lungo circa un chilometro. Spiegazioni che non placano però gli animi degli abitanti dei tre paesi coinvolti, né quelli dei genitori degli alunni della secondaria di Montepaone costretti a subire le conseguenze dei disservizi. A raccogliere il rammarico di un’intera comunità è il gruppo di minoranza che analizza la situazione.
«Ancora una volta ci troviamo dinanzi una situazione - spiega il capogruppo Giuseppe Macrì - che fa emergere prepotente l’inerzia di un Comune dinanzi problemi essenziali per la cittadinanza. Dinanzi l’ennesimo disservizio legato all’erogazione dell’acqua, manifestiamo la nostra indignazione per una situazione complessa in cui sono innegabili le responsabilità del nostro Comune che portano disagi in altri paesi del comprensorio. Rispettiamo la posizione di Sorical che si sente parte lesa in questa situazione, però allo stesso modo dobbiamo valutare il fatto che non può affidare delle condotte che risalgono agli anni ‘70 a ditte terze anche se esse rispondono al Comune».

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