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Catanzaro, il nodo delle concessioni balneari: il Tar “promuove” Palazzo De Nobili

La Giunta Fiorita ha attivato la concessione demaniale provvisoria

Il pronunciamento reso noto ieri dal Tar Calabria con cui i giudici amministrativi hanno bocciato le proroghe alle concessioni balneari disposte d’ufficio dal Comune di Soverato sembra incorporare importanti risvolti giurisprudenziali in merito all’intera vicenda legata alla ormai arcinota direttiva comunitaria “Bolkestein”.  «Sul Comune di Soverato grava […] l’obbligo di mettere a gara tutte le concessioni demaniali marittime scadute, senza attendere ulteriori provvedimenti legislativi. Rimane in capo al Comune […] il compito di curare, nelle more dell’espletamento delle gare, i molteplici interessi pubblici e privati, eventualmente facendo applicazione […] dei tradizionali istituti del codice della navigazione, quali la concessione demaniale marittima provvisoria […], come consta essere stato fatto in altre realtà locali».
La realtà locale a cui i giudici si riferiscono è il Comune di Catanzaro, a tutt’oggi l’unica amministrazione in Italia ad aver percorso la strada della concessione demaniale marittima provvisoria. Il capoluogo di regione, ormai da mesi, ha avviato l’iter per la definizione temporanea delle autorizzazioni permettendo così agli operatori del litorale catanzarese di non perdere la prossima stagione balneare, pur nelle more di definire la messa a bando delle nuove concessioni a partire dal 2025, ai sensi della direttiva comunitaria. Questo percorso era stato tratteggiato dal sindaco Nicola Fiorita in un incontro con gli operatori lo scorso 10 gennaio.

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