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Cutro, l’avvocato Grande Aracri a giudizio per ’ndrangheta

Udienza già fissata per il 2 maggio prossimo davanti al Tribunale di Crotone per il fratello del boss

Domenico Grande Aracri

È accusato di fare parte della cosca di Cutro capeggiata dal fratello da anni detenuto al 41/bis. Per conto del “germano” - il super boss Nicolino Grande Aracri - avrebbe secondo l’accusa curato «gli affari economici» del clan «negli investimenti finanziari e immobiliari» a partire dal 2010 fino ad oggi.
Di questo dovrà rispondere l'avvocato Domenico Grande Aracri, il 58enne fratello del boss Nicolino, nel processo che inizierà il 2 maggio davanti al Tribunale di Crotone. Il professionista è stato infatti rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari di Catanzaro che ha accolto la richiesta avanzata dalla Dda. Il dibattimento è conseguenza della revoca della sentenza di proscioglimento emessa dal gup distrettuale, il 14 marzo 2023, nell'ambito di uno stralcio procedimentale scaturito dall'inchiesta "Kyterion" che vede coinvolto lo stesso imputato.
L'operazione "Kyterion" scattò sotto il coordinamento della Procura antimafia di Catanzaro il 28 gennaio 2015 con l'esecuzione di 46 misure cautelari, contestualmente ai blitz "Aemilia" di Bologna e "Pesci" di Brescia. Le indagini portarono a recidere i "tentacoli" che i Grande Aracri avevano esteso nelle province di Catanzaro e Cosenza, per poi fare luce sull'ascesa di Nicolino Grande Aracri, detto "Mani di gomma", a capo indiscusso della 'ndrangheta di Cutro dopo che ordinò l'omicidio del boss Totò Dragone.

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