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La violenza sessuale sulle due ragazze. In Aula il racconto di un party da brividi nel Basso Ionio Catanzarese

Entra nel vivo il processo a carico di un 56enne del Vibonese. Una delle vittime, la minore, si è abbandonata a un pianto profondo

È entrato nella fase dibattimentale il processo a carico del 56enne originario del Vibonese, accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze, di cui una minorenne. I fatti risalgono al giugno 2023 e sono avvenuti in un centro del Basso Ionio soveratese. Nell’udienza di apertura del dibattimento, alla presenza delle due parti offese, difese dagli avvocati Vincenzo Garzaniti e Luca Procopio, il Tribunale, in composizione collegiale (presidente Fogari, giudici a latere Agosto e Fabio), ha dato luogo alla costituzione delle parti, dopodiché accolta la costituzione di parte civile ha ammesso le richieste di prova avanzate sia dalla difesa dell’imputato che dalle parti civili.

In questa udienza è stata ascoltata solo una delle due vittime, quella minorenne. A seguito di ciò, per la ragazza l’avvocato Garzaniti ha avanzato questione preliminare, chiedendo al pm di provvedere alla riqualificazione per integrazione del capo di imputazione a carico dell’imputato. In particolare, il legale ha chiesto che, oltre all’aggravante già contestata di avere compiuto violenza sessuale su minore, venisse rilevata anche quella dell’aver abusato della giovane mediante l’uso di sostanze alcoliche. Per ragioni di economia processuale, il pm ha chiesto che ciò venisse valutato solo a seguito dell’esame della minore già in aula. Pertanto il collegio preso atto di ciò, ha dato seguito all’esame della vittima. La minore, sentita per quasi 2 ore, sottoposta ad esame e controesame delle parti, ha confermato, sostanzialmente, tutte le circostanze che hanno condotto l’imputato a giudizio.

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