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Petilia Policastro, raid punitivo contro un algerino: arrestate 4 persone I NOMI

Operazione dei carabinieri. I giovani sono comparsi ieri davanti al gip per l’interrogatorio

Prima l'irruzione nell'appartamento della vittima a Petilia Policastro per sottrargli dei soldi; poi le percorse al malcapitato preso a calci e pugni dopo che s'era dato alla fuga. Ecco come avrebbe agito nei confronti di un algerino di 46 anni la presunta banda di quattro persone che sono state arrestate (una in carcere e tre ai domiciliari) dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro con l'accusa, a vario titolo, di rapina aggravata, lesioni personali, porto abusivo di oggetti idonei ad offendere e minacce. Le misure cautelari sono state disposte dalla gip del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto. Che ha definito così l'azione violenta: gli indagati - è scritto nell'ordinanza - «hanno commesso il fatto di allarmante gravità con modalità brutali, violente e spregiudicate manifestando un vero e proprio accanimento verso la persona offesa, senza mostrare alcun segni di resipiscenza».

In carcere è finito Silvano Scalise (34 anni di Petilia Policastro); ai domiciliari: Alex Scalise (24, Petilia Policastro); Davide Scalise (19, Petilia Policastro); e Giulio Vona (21, Isola Capo Rizzuto). Gli indagati sono comparsi ieri davanti alla gip per gli interrogatori di garanzia. A difendersi ci sono, tra gli altri, gli avvocati Domenico Magnolia e Mario Prato.

La vicenda s'è consumata la sera del 23 febbraio scorso. Erano le 22.30, quando il proprietario dell'abitazione nella quale vive l'algerino s'è recato alla Caserma dell'Arma di Petilia Policastro per denunciare il tentativo di furto che ignoti stavano per compiere nella casa dove dimora la vittima. Immediatamente sono iniziati gli accertamenti dei carabinieri per verificare cosa stesse accadendo. E nel corso dei controlli, ecco spuntare un uomo claudicante in evidente stato di agitazione, oltre che con diverse ferite sulle braccia, alla schiena e in altre parti del corpo.

 

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