I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme, su richiesta della Procura Generale di Catanzaro, in esecuzione a specifica Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, hanno proceduto alla confisca definitiva di beni immobili, del valore di oltre 1 milione di euro, riconducibili a persone vicine alle consorterie criminali locali, già note alle forze dell'Ordine per aver commesso reati in forma associativa. Le complesse indagini avviate dalle Fiamme Gialle, oltre a dimostrare la pericolosità sociale dei proposti, avrebbero permesso di ricostruire il percorso criminale degli stessi sia con riguardo alle condotte per le quali è intervenuta la condanna definitiva per i reati di usura ed estorsione sia riguardo ad altre condotte criminali truffaldine attraverso le quali i destinatari delle misure avevano accumulato un ingente patrimonio immobiliare schermato dietro la fittizia intestazione a soggetti terzi, pure colpiti da misura ablativa. In particolare, attraverso accertamenti sul conto degli interessati sarebbe stato possibile ricostruire il profilo economico-patrimoniale dei vari soggetti coinvolti, direttamente o per interposta persona, nelle varie acquisizioni di beni immobili risultate prive di giustificazioni e la conseguente rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e patrimonio nella loro disponibilità ha consentito di pervenire al sequestro e alla successiva confisca definitiva degli immobili. Nel complesso i finanzieri Lamezia Terme hanno proceduto all’espropriazione definitiva a favore dello Stato di sei abitazioni di pregio, un locale a destinazione commerciale e due appezzamenti di terreno situati in diversi comuni delle province di Catanzaro e Vibo Valentia
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