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Politiche di coesione, enti da potenziare in Calabria. Alla Regione 50 unità: 22 a Catanzaro, 21 a Reggio

Sono soprattutto figure tecniche come gli ingegneri e architetti ma non mancano avvocati e specialisti informatici o in attività amministrative e contabili tra le figure indicate nei fabbisogni di personale cristallizzati dal Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri. Sono stati infatti approvati gli elenchi relativi ai fabbisogni dei Comuni nell’ambito della ricognizione avviata con il Programma nazionale di assistenza tecnica capacità per la coesione 2021-2027 per l’assunzione di personale a tempo indeterminato (in tutto 2.200) nelle amministrazioni locali del Mezzogiorno.
L’obiettivo è quello di rafforzarne la capacità amministrativa, al fine di strutturare e innovare la loro capacità progettuale, gestionale e organizzativa nell’ambito delle politiche di coesione a livello territoriale. Sono 352 gli enti calabresi (tra Regione, Province, Città metropolitana, Comuni e Unioni) che hanno aderito alla manifestazione d’interesse. Il fabbisogno della Regione è indicato in 50 unità (che copre in toto i posti vacanti), soprattutto funzionari esperti in fondi di comunitari e aiuti di Stato (25), ingegneri (20), funzionari per la cooperazione europea (2) e per la transizione energetica (3). La Provincia di Catanzaro potrà avere 6 unità, 8 quella di Cosenza, 5 Crotone e 4 Vibo Valentia. La Città metropolitana di Reggio Calabria ne avrà 10.

Al capoluogo di regione è stato riconosciuto un fabbisogno di 22 unità (13 ingegneri, 4 funzionari fondi comunitari, 2 specialisti transizione digitale e 3 esperti in appalti e gare). Cosenza ne avrà 10 ((3 architetti o ingegneri, 4 esperti amministrativi, 2 specialisti informatici e 1 esperto in progettazione territoriale). Undici unità per Crotone (4 specialisti in gestione e rendicontazione, 2 funzionari tecnici, 4 esperti giuridici e 1 specialista informatico). A Reggio 21 unità (14 specialisti amministrativi e contabili, 4 architetti, 2 specialisti transizione ecologica, 1 geologo). A Vibo 5 unità (2 ingegneri, 1 specialista amministrativo, 1 in materie giuridiche e 1 in transizione digitale). Le assunzioni avverranno ovviamente tramite un concorso pubblico nazionale.

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