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Crotone, spaccio di droga in via Acquabona. Giudizio immediato per 7 indagati

L’inchiesta della Polizia di Stato su una presunta rete di “pusher”. Cocaina, eroina e marijuana vendute davanti a tre scuole. Sott’accusa esponenti di tre famiglie della comunità rom

Vanno a processo 7 delle 12 persone coinvolte nell'inchiesta della Procura di Crotone che ha smantellato una presunta rete di pusher attiva nel rione rom di via Acquabona. La pm, Rosaria Multari, ha chiesto e ottenuto dalla gip, Assunta Palumbo, il giudizio immediato. Per loro il dibattimento inizierà il 5 giugno davanti al Tribunale di Crotone. Adesso gli imputati hanno 15 giorni di tempo per scegliere se essere giudicati con un rito alternativo: l'abbreviato (che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena) o il patteggiamento.

Questi i 7 che saranno processati: Donato Bevilacqua (31 anni), Armando Manetta (34), Nicola Manetta (42), Franco Passalacqua (19), Leonardo Bevilacqua (40), Romina Bevilacqua (31) e Cosimo Bevilacqua (21). Stralciate le posizioni degli altri 5 indagati. Tra i difensori figurano, gli altri, gli avvocati Mario Prato e Fabrizio Salviati.

L'operazione, scattata il 16 novembre 2023 con 12 misure cautelari eseguite dalla Squadra mobile della Polizia di Stato di Crotone, avrebbe fatto luce sullo spaccio di cocaina, eroina e marijuana che sarebbe avvenuto lungo via Giosuè Carducci vicino a tre scuole: il liceo scientifico "Filolao", l’Istituto tecnico commerciale “Lucifero” e l’Ipsia "Barlacchi", e anche nelle zone limitrofe.
Con gli acquirenti della droga, per lo più adulti, ma anche adolescenti e professionisti, che per reperire le dosi di stupefacenti, sarebbero stati soliti mandare messaggi su WhatsApp agli spacciatori utilizzando un linguaggio criptico, al fine di aggirare, invano, l'attenzione delle forze dell'ordine.

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