L’ultima sentenza del Consiglio di Stato complica le cose per ciò che riguarda le concessioni demaniali. Stabilisce la necessità di mandare a bando le concessioni, confermando la scadenza delle stesse al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024 e di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale.
Una posizione nota che non risolve però i problemi dei Comuni di capire come e quando emanare i bandi alla vigilia dell’inizio di una stagione estiva di fatto già avviata in molte città. Tra queste quella di Soverato in cui ieri mattina gli uffici comunali hanno dato il via al rilascio delle concessioni provvisorie seguendo quanto suggerito dal Tar.
Sembra tramontata l’idea di ricorrere al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza con cui il Tar ha bocciato le proroghe al 31 dicembre 2024 emanate dalla giunta, con gli amministratori decisi a scegliere la strada indicata nella stessa sentenza dei giudici amministrativi.
«Rimane in capo al Comune - avevano spiegato i giudici - intimato il compito di curare, nelle more dell’espletamento delle gare, i molteplici interessi pubblici e privati, eventualmente facendo applicazione, dietro richiesta degli interessati, dei tradizionali istituti del codice della navigazione, quali la concessione demaniale marittima provvisoria ai sensi dell’articolo 10 del d.P.R. 15 febbraio 1952, n. 328, recante il regolamento di esecuzione del codice della navigazione, come consta essere stato fatto in altre realtà locali».
Un appiglio che l’amministrazione non si è fatta sfuggire: «Da ieri mattina - annuncia il sindaco Daniele Vacca - gli uffici hanno avviato le procedure per riconoscere ai concessionari uscenti le concessioni provvisorie. Molti ne hanno fatto richiesta e in parte avevano già versato le somme previste per ottenerle nel periodo in cui avevamo autorizzato la proroga. Somme che saranno ora convertite per il rilascio delle concessioni provvisorie. Rimane un punto fermo quello connesso con l’intenzione, già manifestata con una delibera di giunta, di arrivare a emanare i bandi.
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