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Rogo nel capannone a Catanzaro, giudizio immediato per due indagati

L’incendio alle porte del capoluogo è avvenuto il 15 novembre, il processo avrà inizio il 26 giugno

La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Antonio Infusino, 43 anni, di Settingiano, e Francesco Giannini, 38 anni, per l’accusa di incendio doloso e danneggiamento fraudolento di beni assicurati. Il processo per entrambi avrà inizio il 26 giugno. Per gli altri due indagati, Salvatore Giannini e Domenico Criniti, la Procura sta proseguendo l’attività investigativa e bisognerà attendere la chiusura della indagini.
Lo scorso 1 marzo Infusino e Giannini sono finiti in carcere. I carabinieri della Compagnia di Girifalco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ritengono di aver fatto luce sull’incendio che si è verificato lo scorso 15 novembre nella zona industriale di Caraffa, in contrada Difesa. Il vasto incendio aveva interessato un capannone che ospitava diverse attività commerciali: un deposito di cofani funebri e urne cinerarie e un’impresa di pulizia. Per poter domare il rogo, furono impiegate 35 unità dei vigili del fuoco e 8 mezzi. Secondo l’accusa i quattro indagati, in concorso fra loro, avrebbero dato fuoco all’immobile di proprietà della ditta Inca, di Infusino, per incassare l’indennizzo derivante dalla stipula del contratto con la società Groupama Assicurazioni. Decisiva per risolvere il caso è stata la visione delle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza private presenti nei paraggi del capannone dato alle fiamme.

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