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Martedì centinaia di tirocinanti calabresi pronti a "occupare" Catanzaro

Circa 15 pullman e decine di macchine provenienti da tutta la Calabria sono attesi davanti la Prefettura di Catanzaro per giorno 7 maggio, per la manifestazione dei tirocinanti calabresi. Da giorni, infatti, la macchina organizzativa attivata da NIdiL CGIL, FeLSA CISL, UIL Temp e USB FdS, sta coinvolgendo i precari sparsi in tutti le amministrazioni pubbliche utilizzatrici, con assemblee e note che corrono nei gruppi Whatsapp, per dare un forte segnale affinché la vertenza che coinvolge circa 4.200 lavoratori sia posta al centro dell’attenzione della politica, delle istituzioni e dell’opinione pubblica.

L’Azione sinergica NIdiL CGIL, FeLSA CISL, UIL Temp e USB FdS nei mesi scorsi si era concretizzata nell’approvazione di un emendamento al Milleproroghe che prevede la possibilità di una contrattualizzazione per 18 mesi a 18 ore. Inoltre Una definizione tecnica parziale, ha escluso dalle procedure circa 500 lavoratori. La medesima norma, però, rimanda a una dotazione finanziaria di soli 5.000.000 di euro del tutto insufficiente a fronte di un fabbisogno di circa 70.000.000 di euro annui. La contrattualizzazione, pertanto, risulta al momento una possibilità solo teorica, stante la situazione di cronico deficit finanziario in cui versano gli Enti locali calabresi, ed il rischio concreto è che quanto conquistato con le lotte sindacali rimanga lettera morta. I fondi necessari per la contrattualizzazione di questa larga fetta di precariato calabrese, però, potrebbero essere reperiti nei mesi di maggio e giugno prossimi quando in Parlamento sarà avviata la discussione dell’assestamento di bilancio, oltre a emendare la definizione tecnica degli enti che possono contrattualizzare e così recuperare i lavoratori esclusi.

Per questa ragione, NIdiL CGIL, FeLSA CISL, UIL Temp e USB FdS intendono promuovere una forte azione sindacale per la risoluzione definitiva della vertenza che, visto l’alto numero di lavoratori famiglie convolte, ha innegabili ricadute sociali ma anche di tenuta di ordine pubblico. Martedì 7 Maggio, dunque, le sigle sindacali hanno chiesto di poter incontrare S. Ecc.za il Prefetto di Catanzaro per rappresentare compiutamente le preoccupazioni e prospettare le azioni da mettere in campo per la risoluzione positiva della vicenda.

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