Restano sotto i riflettori della politica le società partecipate di Palazzo De Nobili. Adempimenti contabili formali e piano industriale di Catanzaro Servizi sono stati al centro delle attenzioni del gruppo consiliare di Azione che a più riprese nel corso dei mesi ha sollevato alcune critiche rispetto al mancato adempimento delle previsioni del regolamento dell’ente sulle proprie aziende in house.
Discorso a parte per il piano industriale di Catanzaro Servizi, pronto da alcune settimane ma ancora non approdato in commissione, come verificato direttamente dai consiglieri Stefano Veraldi e Gianni Parisi che hanno chiesto formalmente alla presidente Igea Caviano se il documento fosse stato inviato o meno dall’Ufficio di presidenza della civica assise.
Ma per la compagine di opposizione guidata da Valerio Donato uno dei nodi da affrontare per far sì che la gestione delle partecipate sia virtuosa a 360 gradi sta anche nella necessità di rispettare scadenze e relativi adempimenti. A partire dai budget che «devono essere approvati entro il 15 novembre» fa rilevare Veraldi evidenziando che sinora solo quello Amc è stato approvato «nella seduta consiliare del 30 aprile scorso, mentre di Fondazione Politeama e Catanzaro Servizi non si hanno notizie. Peraltro – aggiunge – devo constatare che il Comitato di controllo analogo, pure chiamato a verificare eventuali inadempimenti della Catanzaro Servizi, non ha sollevato il problema della mancanza approvazione del budget».
Altra questione rilevata è quella relativa ai bilanci consuntivi delle società partecipate: «Il regolamento dell’ente stabilisce che i consuntivi vadano approvati da Consiglio comunale entro il 15 marzo di ogni anno ma ancora ad oggi – afferma Veraldi – non abbiamo avuto alcuna notizia al riguardo. Abbiamo letto dell’Amc che ha varato il suo bilancio nelle passate settimane – aggiunge – ma mi preme ricordare che è sempre l’aula di Palazzo De Nobili a doverlo approvare. E anche in questo caso ciò avverrà fuori tempo massimo».
Aspetti in parte già riferiti in diverse occasioni nelle precedenti sedute consiliari ma che, oggi, alla luce del tempo finora trascorso, assumono per gli esponenti della compagine di opposizione contorni sempre più rilevanti. Anche in vista del consuntivo dell’ente per il quale «si sarebbe dovuto procedere entro il 30 aprile e, invece, siamo già a maggio inoltrato e ancora non abbiamo ricevuto nulla, tenendo conto dei 20 giorni di tempo che dovremo avere a disposizione per valutare la documentazione».
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