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Crotone, bonifica e danno ambientale: le risorse destinate alle aree contaminate dal Cic

Il commissario ha inviato al Ministero il Piano di ripartizione dei 65 mlm

Dopo 12 anni finalmente i 65 milioni di euro, assegnati dal Tribunale di Milano a Crotone quale risarcimento per danno ambientale causato dall’attività industriale che per decenni è stata effettuata sul territorio, saranno spesi.
Ieri, il commissario straordinario per la bonifica Emilio Errigo, ha presentato al Ministero per l’ambiente e per al sicurezza energetica un lungo ed articolato progetto, con le aree dove saranno effettuati gli interventi e con le spese previste per ogni singola area. Le aree interessate dai lavori di bonifica – che non hanno nulla a che vedere con quanto è di competenza di Eni Rewind e quindi oggetto della conferenza dei servizi in corso – sono i siti contaminati dal Cic (Conglomerato idraulico catalizzato), cioè quelle zone, all’interno del Sito di interesse nazionale, dove è stato rinvenuto conglomerato idraulico catalizzato. Il Cic un tempo era un materiale usato nei lavori di edilizia, oggi non concesso dalla legge poiché altamente pericoloso per la salute umana. Le zone individuate sono sia private che pubbliche, l’ufficio del Commissario interverrà nelle aree pubbliche. Tra queste sono stati ulteriormente individuati dei siti prioritari: la scuola San Francesco, gli alloggi Aterp di località Margherita, il piazzale dell’Istituto Lucifero, gli alloggi Aterp di località Lampanaro.

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