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Metropolitana di Catanzaro, Anac ribadisce le criticità

L’aumento dei costi e il protrarsi dei lavori al centro della relazione annuale. Nel mirino la gestione regionale «poco efficace» dell’appalto

È una delle principali opere al centro dell’attività di vigilanza sui lavori pubblici da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione la metropolitana di superficie in via di costruzione a Catanzaro. Anac da diverso tempo ha acceso i riflettori sulle attività di progettazione e realizzazione del nuovo collegamento ferroviario metropolitano tra la stazione FS di Catanzaro Germaneto e la (ex) stazione di Catanzaro Sala per l’adeguamento a linea metropolitana della rete ferroviaria esistente, mettendo in evidenza le diverse criticità che hanno portato non solo a uno slittamento dei tempi di consegna (ora si prospetta giugno 2025) ma anche la lievitazione dei costi di un’opera che dagli 81 milioni del 2015 (la base d’asta era di 103 mln) è arrivata a 116 milioni di euro nel 2022.
Elementi parte di un’approfondita attività ispettiva svolta (a partire da novembre 2022) tra i cantieri e gli uffici della Cittadella (la Regione è stazione appaltante) finiti ora anche al centro della relazione annuale dell’Autorità. «L’istruttoria – scrive l’Anac – ha permesso di evidenziare varie criticità nella gestione complessiva dell’appalto; in primo luogo, un rilevante incremento del costo dell’opera e dei tempi di realizzazione, oltreché una certa genericità del contratto d’appalto relativamente alle penali per ritardi nonché una sua sostanziale disapplicazione».

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