Non c’è ancora la convenzione mentre l’estate si avvicina. Suona nuovamente il campanello d’allarme per Palazzo “Luigi Razza”. L’amministrazione deve necessariamente intervenire per il collettamento del Sant’Anna garantendo l’attivazione della stazione di sollevamento che costituisce una sorta di panacea per il turismo e per la salute dei bagnanti che decidono di trascorrere le ferie in quel di Vibo Marina, Bivona, Trainiti, Porto Salvo. Eppure, ancora poco o nulla si è mosso, nonostante sia chiaro a tutti che, su questo fronte, la Procura della Repubblica guidata da Camillo Falvo abbia già negli anni scorsi dato prova di monitorare quanto accada con grande attenzione, e la Regione, guidata da Roberto Occhiuto, con la struttura del sub-commissario alla depurazione Tonino Daffinà, abbiano già preso in considerazione tale necessità. Il tutto quando, tre settimane addietro, la melma, viaggiando attraverso il Sant’Anna, è andata a disegnare una lunga striscia marrone nel mare antistante, quello di Bivona. Neanche 24 ore dopo, il sub-commissario alla depurazione era stato visto con alcuni tecnici della sua struttura e del Corap in contrada Silica, per valutare gli sversamenti in mare, pur non essendo questa una sua diretta competenza. Venti giorni dopo, però, il Comune non sembrerebbe ancora aver assunto provvedimenti capaci di evitare un avvio d’estate tutt’altro che sereno.
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