La Dda di Catanzaro ha chiuso il cerchio sul presunto giro di usura che la famiglia Pullano avrebbe messo in piedi all’ombra della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Il pm Pasquale Mandolfino ha fatto recapitare l’avviso di conclusione indagini alle tre persone che lo scorso marzo sono state raggiunte da altrettante misure cautelari disposte dal gip distrettuale, Luca Bonifacio. Si tratta di Pietro Fiore Pullano, 34 anni di Isola Capo Rizzuto, e Tommaso Mercurio, 58enne di Isola, ad entrambi viene contestato il reato d’usura aggravata dal metodo mafioso, e dell’imprenditore Antonio Mazzea, 55 anni di Isola Capo Rizzuto, che deve rispondere di usura semplice.
Sotto la lente dei carabinieri di Crotone sono finiti due ipotizzati episodi di usura che si sarebbero consumati a Isola Capo Rizzuto, tra dicembre 2022 e aprile 2023, in una «dimensione ’ndranghetista». Le indagini avrebbero fatto luce sulla presunta capacità dei Pullano di tartassare le vittime destinatarie di prestiti di denaro a tassi d’interesse sopra i limiti di legge. Gli inquirenti, infatti, avrebbero accertato da un lato «la fama criminale» dei Pullano in grado di intimorire chiunque per la loro contiguità con gli Arena, dall’altro la paura dei vessati di subire ritorsioni in caso di mancata restituzione delle somme ricevute.
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