Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vibo, l’appuntato condannato che «aiutava» i massoni

Carabiniere accusato di fare la talpa al clan

La Dda di Catanzaro aveva invocato nei suoi confronti una pena di 18 anni di reclusione, il Tribunale collegiale di Vibo Valentia lo ha condannato a 5 anni e 6 mesi riqualificando l’accusa che gli veniva contestata. Ora si conoscono anche le motivazioni delle decisione. Per i giudici che hanno emesso la sentenza di primo grado nel maxiprocesso “Rinascita Scott” la condotta di Antonio Ventura, appuntato dei carabinieri all’epoca dei fatti in servizio al Nucleo investigativo dei carabinieri di Vibo, non si configura come concorso esterno in associazione mafiosa (come ipotizzato dalla Dda) bensì come favoreggiamento aggravato dalla finalità di agevolazione dell’associazione mafiosa.
Originario della provincia di Bari ma coniugato a Vibo, Ventura avrebbe rivelato ad alcuni elementi di spicco delle cosche locali l’esistenza di indagini a loro carico. Da ultimo il pentito Bartolomeo Arena ha dichiaratoche il carabiniere avrebbe fornito non solo a lui e ai suoi sodali notizie che dovevano rimanere coperte da segreto, ma anche e soprattutto ad appartenenti al clan dei Piscopisani.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia