L'Arrical bussa a soldi alle porte di 25 dei 27 Comuni della provincia di Crotone per riscuotere circa 2,4 milioni di euro derivanti dal mancato o parziale pagamento del servizio per il trattamento e smaltimento dei rifiuti negli impianti pubblici e privati nel 2022.
Così ha stabilito l’Autorità rifiuti e risorse Idriche della Calabria istituita due anni fa dalla Regione per occuparsi del ciclo integrato idrico e dei rifiuti su scala calabrese. L'Arrical ha infatti messo in fila l'elenco degli enti che sono risultati morosi per il periodo in cui esisteva ancora la Comunità d'ambito territoriale del Crotonese prima che quest'ultima cedesse il passo, a partire dall'1 gennaio 2023, alla stessa Autorità nella titolarità dei contratti con i gestori delle strutture di conferimento (il polo tecnologico di località Ponticelli) e smaltimento (la discarica di Columbra) dell'immondizia. E per fare ciò, l'Autorità guidata dal commissario straordinario, Bruno Gualtieri, ha deciso di proporre la rateizzazione delle cifre che deve incassare dai vari Municipi attraverso la sottoscrizione di una convenzione. In quanto, «il mancato pagamento degli oneri da parte dei Comuni - recita la delibera commissariale - potrebbe avere implicazioni sia sulla regolare gestione del ciclo dei rifiuti, sia in termini di funzionamento» dell'Autorità, poiché «potenzialmente soggetta ad azioni esecutive» che potrebbe mettere in atto i «creditori».
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