Entrambi coinvolti nel filone investigativo denominato “Dedalo”, poi riunito con il troncone “Petrolmafie”, l’ex presidente della Provincia Salvatore Solano e l’ex consigliere comunale di Vibo Francescantonio Tedesco sono stati condannati in primo grado rispettivamente a 1 anno (pena sospesa, a fronte di una richiesta di 7 anni della Dda) e a 10 anni e 1 mese (ne erano stati invocati 15).
La vicenda di Solano è legata alle elezioni provinciali dell’ottobre 2018 e ai rapporti con il cugino, Giuseppe D’Amico, condannato a 30 anni in “Petrolmafie” anche per associazione mafiosa. L’attività investigativa «non ha offerto riscontri - scrivono i giudici in sentenza - in ordine a minacce o pressioni esercitate direttamente da Solano nei confronti dei consiglieri territoriali». Ma «nessun dubbio residua» sul ruolo assunto da D’Amico, che ha «sostenuto attivamente» la sua candidatura».
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