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Il mare di Vibo “riparte” dalla depurazione

Dal Sant’Anna agli interventi nei comuni soggetti a procedura d’infrazione: il punto del sub commissario Daffinà

Non si preannuncia affatto serena l’estate sulle coste vibonesi. Il mancato collettamento del torrente Sant’Anna da parte del Comune, per via dell’impossibilità di stabilire la consueta convenzione con il Corap, ormai in fase di liquidazione, rischia di accendere seriamente i riflettori sul sistema depurativo del territorio. La Regione, nelle scorse settimane, ha provato a prendere in mano la situazione. E mentre il Comune chiedeva un incontro al prefetto, negli uffici della Cittadella, per l’esattezza del Dipartimento Ambiente, veniva riunita quella che dovrebbe essere la task force capace di fronteggiare gli sversamenti in mare durante la stagione estiva.
Al tavolo di lavoro siede anche il subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà che ha già effettuato qualche sopralluogo nei pressi dell’impianto di contrada Silica, pur non rientrando la problematica nelle sue specifiche mansioni. «Stiamo mettendo in moto una serie di interventi anche sul territorio vibonese – spiega Daffinà alla Gazzetta del Sud – che consentano a turisti e residenti di affrontare l’estate in serenità, con un mare in condizioni dignitose». Quanto al collettamento del Sant’Anna, «è una questione al momento al vaglio del Dipartimento Ambiente della Regione, non essendo di nostra stretta pertinenza. Riteniamo che con una più puntuale manutenzione si possa ovviare al problema».

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