Il lavoro ci vitalizza, l'incertezza ci mortifica, la protesta ci unisce. Dietro allo striscione, con un messaggio inequivocabile, si muove la protesta portata avanti da uomini e donne che il prossimo 30 giugno rischiano di vedersi sbriciolare ogni certezza professionale. Sono lavoratori e lavoratrici dell'azienda Abramo Customer Care che non ci stanno alla chiusura ormai prossima e protestano. In testa al corteo, oltre ai rappresentanti sindacali, diretto verso la sede Tim di Catanzaro c'è anche il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.
Un corteo che ha raggruppato e riunificato tre gruppi di lavoratori partiti dalle sedi di Settingiano, Crotone e Montalto Uffugo. La mobilitazione, alla quale hanno partecipato circa 400 dei mille lavoratori, è stata promossa da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni per richiamare l’attenzione anzitutto delle istituzioni, a partire dal governo, e poi della Tim sul concreto rischio che oltre mille lavoratori calabresi restino disoccupati a causa della crisi complessiva del settore dei call center e della fine delle commesse per la Abramo Customer Care. A fine giugno infatti scade anche l’ultima proroga del contratto con la Tim e dunque il futuro per i lavoratori è pieno di incertezze. I sindacati hanno ribadito la necessità e l’urgenza della convocazione, da parte del governo, e specificatamente del ministero delle Imprese e del Made in Italy, di un tavolo nazionale aperto a tutte le parti per trovare una soluzione, considerando che - è stato rimarcato dai dirigenti sindacali - «il progetto della Regione di una ricollocazione dei lavoratori attraverso una loro riqualificazione sul piano della digitalizzazione è sicuramente interessante ma non è realizzabile a breve termine». A chiedere l’urgente convocazione del tavolo nazionale, nei giorni scorsi, sono stati anche, tra gli altri, anche i leader di Cgil. Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Al presidio al Centro Tim del capoluogo calabrese hanno portato la loro solidarietà anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.
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