Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Nessuna frode fiscale, tutti assolti in appello. L’inchiesta tra Crotone e Venezia

I giudici della città lagunare hanno ribaltato la sentenza emessa in primo grado

Tutti scagionati. La Corte d'Appello di Venezia, ribaltando la decisione di primo grado, l'altro giorno ha assolto i sei imputati coinvolti nel troncone processuale veneto scaturito dall'inchiesta "Ciclope" della Procura di Crotone su un presunto giro di evasione fiscale.
I giudici hanno assolto Antonio Aversa De Fazio, 61enne di Melissa, al quale il Tribunale di Verona nel 2022 aveva inflitto 5 anni e 6 mesi di carcere. Il collegio ha anche disposto nei confronti di Aversa De Fazio, che è stato difeso dall'avvocato Gianni Russano, la revoca della confisca di beni per 2.587.057,86 euro. La Corte ha poi assolto anche Alfredo Minervino, il 63enne di Cutro assistito dall'avvocato Mario Nigro, che in primo grado era stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Allo stesso modo sono cadute le accuse pure per Carmine Scerbo, 51enne di Isola Capo Rizzuto (per lui pena di 3 anni di detenzione decisi dal Tribunale di Verona), Francesco Pagliuso, 65enne di Crotone (3 anni in primo grado), Luigi Lecce, 60enne di Isola Capo Rizzuto (3 anni) e Domenico Curcio, 54enne di Crotone (3 anni e 8 mesi). Con l'operazione "Ciclope" scattata il 26 aprile 2018 con 17 misure cautelari eseguite tra le province di Crotone e Verona, la Guardia di Finanza si disse convinta di aver sgominato un presunto gruppo criminale che sarebbe stato capace di mettere a segno frodi fiscali al fine di evadere le tasse (nello specifico per 5 milioni e 600mila euro tra Ires, Iva e Irap).

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia