È una di quelle opere simboliche sulle quali il capoluogo di regione si gioca una fetta importante di rigenerazione urbana. Parco Romani è quel mega edificio che 15 anni fa ha acceso speranze in molti investitori, per poi spegnerle bruscamente e in maniera potenzialmente irreversibile. Oggi l’impresa di trovare un’idea concreta per il suo recupero non è delle più facili. Peraltro la struttura è caduta nel tempo in un profondo oblio - di molti, ma non di tutti - che l’ha anche portata a una radicale vandalizzazione, al punto che oggi recuperarlo richiederà importanti investimenti.
Non è un caso che Parco Romani adesso sia anche diventato emblema della rigenerazione urbana. Nella discussione tra esperti, addetti ai lavori ed enti sul documento preliminare del piano strutturale comunale (Psc), il mega immobile è stato preso in considerazione sia in quanto edificio da recuperare, sia in quanto nucleo di un rinnovato quartiere Sala. Per gli architetti «gran parte dello sviluppo economico del quartiere dipenderà dalla riqualificazione di Parco Romani, vera e propria sfida che rappresenterà il vero ago della bilancia per l’intera zona e per l’intero territorio comunale».
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