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Sequestrato e torturato a Catanzaro: tre condanne

Pene fino a 8 anni per i protagonisti dell’agghiacciante spedizione punitiva ai danni di un giovane catanzarese

Sono stati ritenuti colpevoli di aver sequestrato e torturato un uomo accusato di aver avuto una relazione con la donna sbagliata. Il gup del Tribunale di Catanzaro Maria Idra Gurgo di Castelmenardo, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato Vitaliano Costanzo a 8 anni, 8 mesi e 3mila euro di multa, Francesco Squillace a 7 anni e Riccardo Elia a 7 anni e 2 mesi di reclusione. Gli imputati rispondevano a vario titolo di tortura, lesioni personali aggravate, sequestro di persona, violenza privata, detenzione illegale di arma comune da sparo, rapina, reati tutti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
I fatti contestati e ricostruiti dalla Squadra Mobile sarebbero avvenuti a ottobre del 2022. Nelle giornate del 26 e 27 di quel mese è infatti avvenuta la brutale aggressione ai danni di un ragazzo che avrebbe avuto una relazione sentimentale con la compagna di Costanzo. Secondo gli inquirenti, proprio quest’ultimo il 26 ottobre avrebbe convocato la vittima nella propria abitazione, dove con percosse minacce (anche con una pistola) e bastonate lo avrebbe sottoposto a un interrogatorio - durato dalle 17.30 a mezzanotte - al fine di fargli confessare di aver avuto una relazione sentimentale con la donna, prima negata e infine ammessa dopo le violente pressioni. Un quadro di crudeltà che sarebbe stato reso ancora più inquietante dall’aver fatto valere, come ricostruito dai magistrati, l’appartenenza alla cosca dei Gaglianesi.

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