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Tentati omicidi a Sorianello, pene ridotte dalla Corte d'Appello

La sentenza di secondo grado dell'inchiesta Black Widows

Pene ridotte in Appello per gli imputati del processo “Black Widows”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro sul tentato omicidio di Giovanni Nesci e del fratello dodicenne, affetto dalla sindrome di down, commesso il 28 luglio 2017 a Sorianello. La Corte di appello di Catanzaro, presidente Abigail Mellace, a latere Carlo Fontanazza e Barbara Saccà, dopo l’annullamento con rinvio deciso dalla Cassazione con riguardo all’aggravante mafiosa, ha ridotto le condanne per sette imputati.
Questo il verdetto: Rosa Inzillo, di Sorianello 4 anni, 2 mesi di reclusione (invece di 5 anni, 8 mesi e 9mila euro di multa); Viola Inzillo, residente a Gerocarne, 4 anni, 6 mesi di reclusione e 7.800 euro di multa (prima 6 anni e 10.300,00 euro di multa); Michele Nardo, di Sorianello, 4 anni, 4 mesi di reclusione e 7mila euro di multa (prima 5 anni e 8 mesi e 9mila euro di multa); Teresa Inzillo, di Gerocarne, 6 mesi di reclusione e 1.400 euro di multa (prima 2 anni e 4mila euro di multa); Ferdinando Bartone, di Gerocarne 2 anni e 8 mesi (prima 4 anni); Salvatore Emmanuele, di Gerocarne 2 anni, 8 mesi di reclusione e 4mila euro di multa (prima 4 anni); Maria Rosaria Battaglia, di Sorianello, 5 mesi, 10 giorni e 1.300 euro di multa con pena sospesa (prima 10 mesi, 20 giorni e 4mila euro di multa).

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