La “chiamata ai pennelli” si è rivelata un successo! Ancora una volta, nonostante il caldo, la comunità crotonese si è mobilitata ed ha risposto all’appello social lanciato dall’associazione #IoResto.
Nella notte dei festeggiamenti della Festa della Madonna di Capocolonna, all’alba
del 20 maggio 2024, un incendio ha danneggiato la San Nikolaos, un barcone di 12 metri che era
approdato sulla passerella del lungomare di Crotone il 22 marzo 2020 con a bordo dodici migranti di
nazionalità curda e il cui relitto era stato trasformato dall’artista Massimo Sirelli, su iniziativa
dell’associazione #IoResto, in un “Inno alla Vita”, un monumento all’accoglienza, all’inclusione che
era stato inaugurato poche settimane prima, al Parco Pitagora di Crotone. «A seguito del rogo, nonostante le rassicurazioni e le certezze ricevute, non sono stati rispettati gli impegni presi. Così i cittadini hanno riunito le loro forze ed a seguito della “chiamata ai pennelli” lanciata su social da #IoResto, la mattina dell’8 Giugno l’installazione è tornata a ergersi fieramente nel punto in cui era stata bruciata, come potente simbolo di resilienza, grazie all’azione congiunta dell’associazione #IoResto e della comunità crotonese», hanno spiegato gli organizzatori. «Oggi, ancora una volta, il vero protagonista del cambiamento e’stato il cuore, il cuore dei cittadini, il cuore di tutte quelle persone che sin dall’inizio del nostro percorso ci sono state vicine… con i fatti, mettendosi a disposizione e spingendosi sempre un passo oltre il limite. Abbiamo deciso, di comune accordo con l’artista, di lasciare un tratto bruciato, come monito ed a memoria dell’evento subito dall’opera d’arte nella notte tra il 19 ed il 20 Maggio, quando l’abbiamo trovata profondamente ferita. Ora “il barcone” attende solo il ritorno di Massimo Sirelli per rifinirla con il suo tocco inconfondibile e ritornare, così, al suo splendore iniziale».
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