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A Lamezia personale sanitario in affanno

Con l’inizio dell’estate aumenta il carico di lavoro di medici e infermieri già ridotti all’osso. Sospeso il servizio di colposcopia. Arrivano i volontari del Servizio civile

Tanto è stato fatto. Ma non basta. Si torna a parlare dell’ospedale “Giovanni Paolo II” e della cronica carenza di personale. Una questione che diventa ancora più impellente a ridosso dell’estate, con le ferie (sacrosante) che interesseranno tutto il personale sanitario dell’Asp. Ecco perché iniziano da più parti arrivano le richieste di intervento, non solo dalle associazioni ma anche dai sindacati e dalle forze politiche.
A chiedere un incontro con i vertici dell’Asp è la Cisl Fp Magna Graecia che sottolinea come in questo periodo estivo, come avviene ogni anno, la popolazione residente aumenta considerevolmente, comportando inevitabilmente un aumento del carico di lavoro. E a soffrire maggiormente è l’area emergenza-urgenza che si trova in una situazione di maggiore difficoltà. «Questo eccessivo carico di lavoro per il personale sanitario - spiega la Cisl - non consente un adeguato recupero psicofisico e si traduce in un atteggiamento lesivo nei confronti del lavoratore». Il sindacato denuncia da tempo la carenza di personale, in particolare all’appello mancano la copertura dei posti di direttore di 5 strutture complesse, così come in sofferenza sono le Radiologie di Lamezia, Soverato e Soveria Mannelli con lunghe liste d’attesa e anche i laboratori Analisi degli ospedali, in particolare l’Anatomia Patologica di Lamezia, «struttura fondamentale e di supporto alle attività chirurgiche, ad oggi con gravi carenze di personale medico e tecnico».

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