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Ad Arena una panchina contro la violenza sulle donne

Metti l’amore per il proprio paese. Per un luogo di ritrovo dove un gruppo di amici si incontra quotidianamente. E mettici l’amore verso il gentil sesso. Contro cui la violenza è sempre un atto abominevole. Unisci tutto, parti dal presupposto che ogni cosa è spontanea, è il risultato è tanto semplice quanto strabiliante. Accade ad Arena, quartiere Santa Maria (ai piedi del castello normanno di più di mille anni fa), dove un gruppo di residenti, che abitualmente si ritrovano in quel determinato sito per scambiare quattro chiacchiere e stare insieme, e ne curano il decoro, ha deciso di realizzare un’opera particolare: Una panchina rossa contro l’ingiusta prevaricazione e, quindi, “Per tutte le donne vittime di ogni genere di violenza”. Così. Senza ricorrenze. Senza spunti particolari. E senza essere finanziati da alcuno. La violenza sulle donne, e su qualsiasi altro essere indifeso, è un abominio a prescindere: lo hanno voluto ribadire a gran voce. Bravi, bravi, bravi. Soprattutto considerando il fatto che del gruppo di ideatori fanno parte 10 persone. Per non fare pubblicità non citiamo i nomi. Diciamo solo che di essi ha fatto parte una sola donna, degna rappresentante del genere e del tema trattato. In ogni caso, al di là del tema, il gesto è servito al recupero di un’area dal grande valore turistico e paesaggistico, essendo possibile ammirare dalla stessa un suggestivo panorama. Che diviene ancora più rappresentativo se il messaggio che si coglie soggiornandovi, e godendo della fresca e fine aria montana, è bello bello.

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