Per la gestione del Servizio idrico integrato, che com’è noto è stata affidata a Sorical, la Calabria è divisa in tre compartimenti e dieci sottozone; quella di Lamezia è una delle quattro zone del compartimento Centro e la lunghezza complessiva dei sette schemi idrici che compongono il reticolo di grande distribuzione a servizio di tutta l’area è pari a circa 409 chilometri. È facile dunque comprendere quanto possa essere complesso mettere mano agli acquedotti lametini che spesso, come il famigerato Sambuco, versano in condizioni tali da causare continui guasti e conseguenti, interminabili disagi per larghe fasce della popolazione locale.
Di recente, se da un lato è stato siglato l’accordo operativo per il graduale subentro di Sorical alla Multiservizi nella gestione del settore, dall’altro è stato approvato l’aggiornamento del Piano d’ambito di Arrical (l’ente di governo d’ambito regionale per acqua e rifiuti), che rappresenta il principale strumento di pianificazione strategica del servizio idrico. Proprio in esso sono rintracciabili alcuni interventi da mettere in campo per migliorare l’efficienza degli acquedotti. Quelli che riguardano proprio il Sambuco sono tre e per realizzarli servirebbero circa 4,2 milioni di euro. Ma, almeno in parte, non c’è ancora una fonte di finanziamento sicura, incertezza dovuta evidentemente anche all’evasione e all’abusivismo.
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