Al Comune di Tropea la triade ha iniziato la curva con una sterzata decisa, revocando la nomina del presidente del Cda della società Porto di Tropea, Sandro D'Agostino, per giusta causa oggettiva “speciale”. Rilevando che le nomine presso Enti sono di natura fiduciaria, e dunque la revoca è conseguenza dello scioglimento. Al riguardo, l'ex consigliere comunale Massimo Cono Pietropaolo nel 2018, alla nomina di D'Agostino, ricorda di aver eccepito che fosse «politicamente inopportuna, essendo già stato presidente del Consiglio e delegato alla cultura con la Giunta Rodolico, sciolta nel 2016 per condizionamenti della malavita organizzata».
Intanto, l’ex sindaco Giovanni Macrí e diversi consiglieri che lo hanno affiancato in maggioranza, hanno affidato il ricorso al Tar del Lazio, per l’annullamento dello scioglimento, all’avv. Antonio Morcavallo del Foro di Cosenza. “Fuori” dal Municipio oramai dallo scorso 23 aprile, Macrí aspetta l’evolversi della vicenda: ««Non è solo un atto doveroso: noi crediamo nel ricorso presentato.Quanto successo ha lasciato l’amaro in bocca ma non voglio entrare in polemica. Abbiamo visto le contestazioni mosse e ad esse risponderemo. Sarà il giudice poi a mettere il timbro sulla correttezza o meno dell’azione intrapresa contro di me…» perché è convinto di essere lui il “bersaglio politico” ma confida nel sigillo della magistratura affinché rimetta tutto in asse; adesso preferisce il silenzio.
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