Dopo l’approvazione in Consiglio dello scorso anno della mozione che proponeva l’istituzione della figura del Garante per i diritti dei disabili – mozione presentata da Mimmo Gianturco e Rosy Rubino già nel 2022 – cominciano le discussioni in terza commissione (servizi sociali, sanità, ambiente) sull’iter e sui metodi per l’istituzione di questa nuova e importante figura che dovrebbe preoccuparsi di operare una reale e concreta inclusione sociale per i cittadini con disabilità. E dopo l’inserimento nello statuto comunale, per eleggerlo e nominarlo c’è appunto bisogno di un regolamento apposito. Per spunti e suggerimenti, in terza commissione si sono visionati intanto i regolamenti già istituiti in altri comuni italiani (Pesaro, Brindisi, Livorno), ma già si prevede prossimamente una riunione congiunta con la prima commissione (affari generali e istituzionali, decentramento e personale).
Si discute, dunque, su come istituire la figura, sui compiti e sulle funzioni, sul disciplinare i suoi rapporti con l’ente comunale, se possa operare in piena autonomia amministrativa, se demandare la nomina tramite avviso pubblico o mediante votazione in consiglio comunale, su durata del mandato e su tutta una serie di diritti amministrativi, per l’appunto, come un eventuale diritto di accesso agli atti, o comunque il controllo su strutture, barriere architettoniche, e simili, nonché l’incarico di farsi promotore di attività ricreative, sociali, culturali e di redigere una relazione a cadenza regolare sull’operato e su quanto segnalato. «Visti i ritardi dall’approvazione per l’istituzione di questa figura» ha dichiarato il consigliere Mimmo Gianturco.
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