Sarà l’esame autoptico a far luce sul decesso del 54enne romano Fabio Cisotto, morto giovedì all’ospedale di Tropea dopo aver ingerito una compressa di Brufen da 600 mg per alleviare il mal di gola. L’autopsia è stata decisa dal pm della Procura di Vibo Valentia, Corrado Caputo, dopo la denuncia ai Carabinieri presentata dalla moglie del turista romano in vacanza a Tropea, assistita dall’avvocato Francesco Rombolà.
La Procura ha affidato l’autopsia al professore Pietrantonio Ricci, medico legale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che sarà affiancato dallo specialista di medicina interna Giovanni Gallotta dell’Università Federico II di Napoli. La famiglia di Fabio Cisotto, assistita dall’avvocato Rombolà, ha invece nominato quale proprio consulente di parte il medico legale vibonese Katiuscia Bisogni. I consulenti della Procura si sono presi 75 giorni di tempo per rassegnare le proprie conclusioni.
Il turista romano, da una settimana in vacanza a Tropea, era uno sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Gli stessi medici dell’ospedale di Tropea avevano tranquillizzato la moglie in ordine al fatto che non si trattava di nulla di grave. L’uomo era giunto in ospedale perfettamente vigile e cosciente e con le proprie gambe era sceso dall’ambulanza per sottoporsi a dei raggi. Dopo due ore, però la tragedia, con un medico che ha comunicato alla moglie - in attesa nel corridoio - il decesso. Shock anafilattico le cause della morte a detta dei sanitari dell’ospedale di Tropea, ma spetterà ora solo all’esame autoptico stabilire i motivi del decesso ed accertare eventuali responsabilità mediche.
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