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Melicuccà di Dinami si tinge di “vecchio” per valorizzare il borgo e tramandare usi, costumi, dialetto e tradizioni

melicuccà

Nell’ottica di far rivivere un piccolo borgo, e far conoscere alle nuove generazioni la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi dello stesso (nello specifico la frazione Melicuccà di Dinami, nel vibonese), un gruppo di volontari del luogo, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, guidata da Nino di Bella. si è fatto promotore di un’iniziativa volta all’abbellimento e al miglior decoro di una delle principali e più suggestive vie della popolosa frazione del comune dell’entroterra: il rione “Calzetta”, che, per la sua peculiare conformazione e posizione, si presta a tali opere di riqualificazione urbana, con addobbi creati dagli stessi volontari e da artisti provenienti da tutta la provincia e oltre. Offriranno la loro arte: Salvatore Dimasi, Giorgia Foti, Giorgia Imperioli, Giuseppe Sabatino, Pietro Colloca, Francesca Tassone e Chiara Marzano.

Gli stessi decoreranno porte e angoli della via con temi che richiamano le tradizioni locali, decorando e rendendo più attrattivo il borgo. In più saranno riprodotti detti e proverbi in gergo dialettale. La lingua dei padri. Da non dimenticare. Da tramandare all’infinito. Perché, insieme a tutto ciò che abbiamo ricevuto, rappresenta le radici. Che non bisogna mai recidere. Pena l’estinzione. E nessuno da queste parti la auspica.

Il tutto, operativamente da parte degli artisti, si svolgerà nei prossimi 5, 6 e 7 luglio, mentre la via sarà ufficialmente inaugurata il 22 luglio, a partire dalle 18:30, con degustazione di prodotti tipici locali, attività ricreative per i bambini, mostre di fotografie, tessuti e ricami antichi e visita a frantoio d’epoca. Gli organizzatori tengono a ringraziare quanti hanno collaborato all’organizzazione, l’amministrazione e il sindaco Di Bella, secondo cui: «quello organizzato dai volontari è un evento importante, che permetterà di far conoscere uno dei tanti luoghi che compongono il nostro Comune, attraverso l’arte e la trasmissione delle tradizioni e della lingua delle origini; mezzi che possono travalicare i limiti dell’impossibile. Quello che, come amministrazione, con l’aiuto di tutti, puntiamo a rendere possibile».

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