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Scandalo appalti pubblici, l’esame a Catanzaro? Si fa sulla... pesca al tonno

Le intercettazione degli inquirenti. Il gip sottolinea: una sceneggiata ridicola e degradante

Una sceneggiata ridicola e degradante», così il gip descrive il concorso pubblico per un incarico di prestazione occasionale nell’ambito di un progetto di ricerca Pon per la radiodiagnostica. A presiedere la commissione era Giuseppe Lucio Cascini, assieme a Maurizio Morelli, collegato da remoto, e Gennarina Arabia. Dalle intercettazioni, secondo il gip, emerge «che l’accordo fra tutti era che avrebbero compilato un verbale su un esame mai sostenuto, incontrando però l’opposizione della segretaria». Il radiologo sotto esame, «con Cascini inventa in quel momento le domande da fare, quasi facendosi suggerire gli argomenti delle stesse, irride la serietà della scena e dice che non saprebbe rispondere su nessuno di quegli argomenti». L’’unica materia in cui si dichiara «esperto» è la pesca. «Sei bravo? », chiede Cascini al candidato. «So prevedere gli effetti collaterali del tonno sott’olio». Cascini prova a ripostare la discussione sulla materia d’esame: «Facciamo “la risonanza magnetica nella malattia degenerativa, la seconda domanda è tecnica di misurazione dell’idrocefalo normoteso… una terza domanda? Che vuoi fare? ». Risposta eloquente del candidato: «Che c…o ne so…». Si torna quindi a parlare di pesca e di lenze, fino alla chiosa: «Facciamo come Suarez qua», ex calciatore del Barcellona sottoposto a un esame farsa per ottenere la cittadinanza italiana. Il gip sottolinea la «triste e degradante gravità indiziaria».

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