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Catanzaro, appello tris sul “colpo” al caveau: c’è l’aggravante mafiosa

Nuova sentenza per due degli imputati per la rapina milionaria alla Sicurtransport avvenuta nel 2016. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado per Mannolo e Passalacqua

Il terzo processo d’appello nei confronti di due degli imputati per il caso della rapina milionaria al caveau della Sicurtransport si è chiuso con la conferma della sentenza emessa in primo grado nei confronti di Dante Mannolo e Giovanni Passalacqua con l’addebito dell’aggravante mafiosa.

I fatti concernono la rapina ai danni della Sicurtransport compiuta il 4 dicembre 2016 da una dozzina di uomini travisati e armati che avevano utilizzato un mezzo cingolato, dotato di martello pneumatico, per penetrare all'interno del "caveau" ed impossessarsi di denaro contante per circa 8,5 milioni di euro, avendo ostacolato l'intervento delle forze dell'ordine mediante il posizionamento e l'incendio, lungo le vie di accesso ai luoghi, di numerosi veicoli, proventi di furto, e avendo cosparso le strade di accesso con chiodi. La Dda aveva contestato agli imputati l’aggravante di aver agevolato i clan della ‘ndrangheta. Ipotesi che aveva retto in primo grado ma che poi era stata esclusa dalla prima sentenza della Corte d’Appello.

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