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Catanzaro, la città come scrigno da scoprire

Presentati i dettagli della candidatura del capoluogo a Capitale dell’arte contemporanea 2026. I promotori: Catanzaro trasformata in un hub dell’innovazione artistica

Il Comune di Catanzaro ha presentato il dossier con cui nei giorni scorsi la città ha sottoposto la propria candidatura a Capitale dell’Arte contemporanea 2026. Nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco, Nicola Fiorita, e dell’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi, Vincenzo Costantino, curatore del progetto assieme al suo team ha illustrato i contenuti del documento intitolato “Catanzaro 2026 – Una favola della realtà”. Il logo è stato realizzato da Denise Melfi, docente dell’Accademia di Belle Arti; l’illustrazione di copertina da Lisa Rampilli.

Come già raccontato da queste colonne all’indomani della scadenza dei termini di presentazione, l’accento del dossier non cade, però, sulla “favola”, bensì proprio sulla realtà su cui Catanzaro già può fare affidamento in tema di arte contemporanea, a partire dai contenitori artistici di livello internazionale come il Parco della Biodiversità mediterranea, fino a partner istituzionali come Regione, Provincia, Accademia di Belle Arti, Conservatorio e Fondazione “Mimmo Rotella”.

La candidatura si propone di esplorare e reinterpretare il ruolo degli artisti come profeti moderni, capaci di tessere narrazioni che legano passato e futuro, realtà e sogno. Al centro del progetto vi è l'idea della "rizosfera", un ecosistema creativo dove artisti di diverse discipline possono far fiorire la loro immaginazione.

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