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Caminia di Stalettì, Occhiuto impone uno sprint alle demolizioni

Il governatore assicura tempi rapidi per l’eliminazione delle 60 villette rimaste. Finora sono stati abbattuti 11 manufatti abusivi dei 71 sequestrati

Nell’agenda del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto c’è l’abbattimento dei manufatti abusivi di Stalettì. A confermarlo lo stesso presidente regionale, annunciando la sua partecipazione all’interno di una riunione in Prefettura, convocata per affrontare il delicato argomento. Al centro delle problematiche alla base dell’eliminazione delle oltre 60 villette abusive rimaste sotto sequestro, ci sono i costi economici che il piccolo Comune di Stalettì non può affrontare. La strada per l’abbattimento, però, sembra ormai tracciata, nell’attesa di comprendere quale possa essere il futuro dell’area sgomberata a Caminia. Dal 2020 è rimasta semideserta e da un mese anche l’ultimo abitante residente nei manufatti, ha dovuto lasciare le case poste sotto sequestro dalla Procura della Repubblica. In tutto 71 villette di cui 11 demolite. Per le altre un destino di cui si conosce l’epilogo, ma non i tempi in cui si realizzerà.
Sul Comune di Stalettì pende l’obbligo di sostituirsi ai proprietari inadempienti per radere al suolo ciò che è stato realizzato senza i necessari titoli autorizzativi, ma il primo cittadino Mario Gentile è stato chiaro sull’impossibilità di far fronte all’impegno in solitudine. La certezza è che però l’operazione più eclatante contro l’abusivismo edilizio degli ultimi anni, ha la necessità di essere portata a compimento anche per non creare un quartiere fantasma in una delle zone più suggestive della costa ionica.

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